All'ingresso in reparto il paziente era stabile da un punto di vista emodinamico,
apiretico ma sintomatico per dispnea da sforzo e dolore toracico anteriore in particolare
in relazione agli atti respiratori e alla tosse. Al controllo ecocardiografico riscontro
di normale funzione sistolica biventricolare. Agli esami ematici incremento degli
indici di flogosi. Eseguita TC Torace che ha evidenziato un quadro compatibile con
patologia flogistica polmonare in atto di verosimile origine virale con possibile
sovrainfezione batterica a livello del lobo medio e nelle regioni dorsali dei lobi
inferiori. E' stata pertanto confermata la terapia domiciliare associando, come da
valutazione infettivologica, terapia antibiotica empirica ad ampio spettro (linezolid,
doxicilina e piperacillina/tazobactam), cortisone per via sistemica ed ossigenoterapia.
Veniva inoltre programmata broncoscopia con BAL, eseguita il giorno 28.08, con riscontro
di positività per Citomegalovirus (CMV) DNA ad alto titolo, e PCR per Pneumocystis
Jiroveci con esame diretto negativo. Veniva quindi introdotta terapia mirata con ganciclovir
e trimetoprim/cotrimossazolo, monitorando la funzione epatorenale, gli indici di flogosi
e l'emocromo. Una valutazione oculista ha escluso segni di retinite. Nei giorni successivi
il paziente ha continuato a presentare sporadici rialzi febbrili, pertanto, per escludere
ulteriori sedi di infezione, à stata eseguita una PET/TC Total Body risultata positiva
solo a carico dei noti addensamenti polmonari. Nel corso della degenza, su indicazione
infettivologica, sulla base dell'andamento degli esami ematochimici, sono stati adeguati
i dosaggi della terapia antivirale ed antibiotica e su indicazione della Trapiantologia
di Siena adeguata la posologia della terapia immunosoppressiva sulla base dei livelli
ematici di tacrolimus ed everolimus. Nel corso della degenza il paziente ha presentato
un progressivo miglioramento delle condizioni cliniche, dei parametri laboratoristici
e degli scambi gassosi che hanno consentito la sospensione dell'ossigenoterapia, da
segnalare introduzione in terapia di insulina s.c. per scarso controllo dei valori
glicemici. In data 11/09 à stato ripetuto controllo TC Torace con evidenza di parziale
regressione delle note lesioni polmonari e comparsa di piccole aree consolidative
di verosimile natura flogistica a carico del LISn e della lingula. Alla luce di tali
reperti à stato ripetuta broncoscopia con BAL con conferma della positività, seppure
a titolo ridotto, del CMV DNA (sempre negativa la ricerca su siero). Per evidenza
all'emocromo di progressiva pancitopenia con prevalente neutropenia à stata ridotta
la posologia del Bactrim a dosaggio profilattico ed eseguito passaggio da ganciclovir
per via orale a valganciclovir associando granulochine con buona risposta midollare.
In considerazione della mancata negativizzazione del CMV DNA su BAL, della mielotossicità
del ganciclovir (pur in associazione con tacrolimus , everolimus e Bactrim) e dopo
discussione collegiale dei colleghi infettivologi e dei referenti trapiantologi di
Siena, si à concordata prescrizione di maribavir in sostituzione del valganciclovir
(nel sospetto di farmacoresistenza) da assumere a domicilio, appena in possesso del
farmaco, fino a negativizzazione del CMV DNA su BAL. Sono stati, inoltre, presi contatti
con la Virologia Ospedale San Raffaele di Milano per le modalità di invio del campione
del BAL del 16 settembre u.s. per la ricerca della farmacoresistenze del CMV. Da decidere
successivamente, anche in base al risultato delle farmacoresistenza, con quale farmaco
proseguire la profilassi secondaria per la riattivazione di CMV.
Si dimette con la raccomandazione di assumere a domicilio la terapia come pià avanti
riportato e di effettuare controlli dell'emocromo e della creatinina ogni 48 ore secondo
andamento. Se neutrofili < 1000 cellule/mm3, contattare i medici trapiantologi per
concordare terapia con Granulochine e per le eventuali variazioni della posologia
del tacrolimus ed everolimus.
Controllare l'andamento della glicemia per la eventuale sospensione delle terapia
con insulina in caso di ulteriore riduzione del cortisonico.
Appena in possesso del maribavir il paziente dovrà assumerlo con le modalità riportate
nell'ultima consulenza infettivologica riportata in lettera (20/9/2024).